Vi ho parlato della segheria mobile e di come questo strumento ci permetta di recuperare il legno degli alberi abbattuti trasformandolo in materia prima pronta all’uso.
Ecco qui vi racconto un po’ di quanto sia gratificante valorizzare quel legno trasformandolo in un elemento di arredo, interno o esterno, unico nel suo genere.
Il legno poi è un amico da sempre e per sempre, è un materiale unico viene utilizzato per costruire le case ed arredarle fin dagli albori dell’umanità e non solo per il fatto che il legno è una materia prima facile da reperire e lavorare ma anche, e oserei dire soprattutto, per un comfort abitativo all’insegna della salute dal momento che la sua energia crea sensazioni di benessere e armonia dell’ambiente domestico.
Quante idee possono nascere da un “pezzo di legno”, e se poi quel legno è di una pianta legata a dei ricordi in particolare, ecco che le idee possono trasformarsi in pezzi unici non solo per il design ma anche per quello che rappresentano.
A Tribano due anni fa siamo intervenuti per abbattere un Pino domestico ormai morto, si trovava nel giardino dietro al patronato dove diverse generazioni di ragazzini hanno giocato arrampicandosi, usandolo per il “tana libera tutti” o semplicemente stando seduti ai suoi piedi per cantare e chiacchierare, insomma da almeno mezzo secolo “ossigenava e rinfrescava” la comunità.
E’ stato triste abbatterlo, per me che sono stato uno di quei ragazzini, è stato evidente fin da subito che il giardino non sarebbe più stato lo stesso ma ora quell’albero compromesso è di nuovo a disposizione di tutti in un modo diverso.
Con la segheria mobile abbiamo trasformato il tronco in assi di legno e l’abbiamo valorizzato creando un tavolo possente con due panche, ecco che dietro al patronato il pino continua ad essere vissuto in altra forma con un utilizzo diverso ma sempre a disposizione di tutti.
Sempre due anni fa abbiamo collaborato nell’esbosco degli alberi schiantati dalla tempesta Vaia, un vero e proprio disastro naturale che ha distrutto decine di migliaia di ettari di foreste alpine di conifere, un’occasione unica per imparare molto ma anche una grande opportunità per il recupero del legname.
E in primavera, quando la quarantena sembrava aver fermato tutto, ho utilizzato parte di quel materiale per costruire una casetta sull’albero ai miei figli, un sogno realizzato per loro, un rifugio naturale dove possono giocare e un modo creativo e stimolante per me di dar nuova vita a quel “pezzettino” di foresta distrutta da un evento estremo.
Non è necessario essere dei falegnami per poter valorizzare il proprio legno, la segheria mobile fa il più del lavoro trasformando il tronco in materia prima per il resto ci vuole solo estro e fantasia e per le idee più complesse magari l’esperienza di un artigiano che possa consigliarvi o aiutarvi nella loro realizzazione.
Da un pioppo caduto a seguito di una tempesta ho ricavato con la segheria una tavola unica (foto in copertina) una meraviglia resa ancor più tale dalla professionalità di un amico collega, socio del Consorzio Forestale Legno Locale, che l’ha valorizzata dandole la giusta verniciatura.
L’idea finale? Una tavola per la sala da pranzo che potesse conferire all’ambiente calore ed eleganza, e soprattutto, che risaltasse il “cuore” del pioppo abbattuto; per la base ci siamo affidati al Borghese srl www.ilborghesesrl.it, un’azienda specializzata nel ferro a cui ho presentato il progetto e che ha subito realizzato il supporto perfetto per concretizzare un progetto che stava finalmente prendendo forma.
Questi sono solo alcuni esempi delle varie trasformazioni che la segheria mobile ha realizzato, molte ancora sono le idee che hanno dato e che possono dare il giusto onore al legno urbano spesso considerato materiale di “scarto”.